20 May, 2025 - 19:45

Nuove sanzioni UE contro la Russia: cosa c'è nel pacchetto e perché applicarle adesso?

Nuove sanzioni UE contro la Russia: cosa c'è nel pacchetto e perché applicarle adesso?

L’Unione Europea torna a premere sull’acceleratore delle sanzioni contro Mosca. Il 17esimo pacchetto, annunciato il 20 maggio, arriva in un momento in cui il conflitto in Ucraina sembra entrato in una fase di stallo e con i tentativi diplomatici per un cessate il fuoco che non hanno prodotto risultati concreti. Le nuove misure mirano a colpire settori strategici dell’economia e della difesa russa, rafforzando la pressione internazionale sul Cremlino. Parallelamente, anche il Regno Unito ha introdotto un nuovo pacchetto sanzionatorio, in linea con Bruxelles. 

Nuove sanzioni UE e Regno Unito contro Mosca

L'Unione Europea ha annunciato, il 20 maggio, un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Si tratta del 17esimo pacchetto dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, e arriva in un momento in cui gli sforzi diplomatici per porre fine al conflitto sembrano in stallo. Le nuove misure rientrano dunque in un tentativo di aumentare la pressione sul presidente russo Vladimir Putin.

In parallelo all’UE, anche il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni. Entrambi i pacchetti prendono di mira la cosiddetta flotta ombra di petroliere russe. Questa ha il ruolo di aiutare Mosca ad aggirare le restrizioni europee sul petrolio e di continuare a generare entrate attraverso l’export energetico. Le misure adottate da Bruxelles colpiscono complessivamente 189 navi.

L’UE ha inoltre imposto restrizioni su componenti fondamentali per l’industria della difesa russa, in particolare sostanze chimiche, materiali speciali e beni a duplice uso, ovvero utilizzabili sia in ambito civile che militare. Il pacchetto prevede anche l’inserimento di oltre 20 individui ed entità nella lista delle sanzioni.

Anche Londra ha annunciato un pacchetto coordinato che mira a colpire le catene di approvvigionamento di sistemi d’arma russi e gli istituti finanziari che facilitano l’elusione delle sanzioni internazionali.

Verso nuove sanzioni a Mosca: lo stallo diplomatico continua

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato in un post su X che "è tempo di intensificare la pressione sulla Russia affinché venga attuato il cessate il fuoco".

Recentemente, i leader di Regno Unito, Francia, Germania e Polonia si sono riuniti a Kiev per il vertice della Coalizione dei volenterosi. Al termine dell’incontro, è stata avanzata la richiesta di un cessate il fuoco di almeno 30 giorni, senza condizioni, a partire dal 12 maggio. Una proposta immediatamente respinta da Vladimir Putin.

Sebbene una successiva richiesta di colloqui diretti fosse stata inizialmente accolta dal presidente russo, quest’ultimo ha poi deciso di non presentarsi all’incontro da lui stesso proposto previsto per il 15 maggio a Istanbul. I colloqui in Turchia hanno comunque rappresentato il primo incontro diretto tra le due nazioni dopo mesi, ma non hanno prodotto risultati significativi. Hanno tuttavia riportato alla luce le profonde divergenze tra Mosca e Kiev.

Nel frattempo, gli Stati Uniti, principale mediatore tra le parti, hanno annunciato una telefonata tra Putin e Trump per il 19 maggio. Sebbene entrambi i leader abbiano adottato toni positivi al termine della conversazione, non sono emersi sviluppi concreti verso una tregua.

Putin ha dichiarato che Mosca è pronta a collaborare con l'Ucraina alla redazione di un memorandum su un futuro accordo di pace. Kiev, però, ha definito tale proposta un tentativo russo di "guadagnare tempo per continuare la guerra e l'occupazione".

In questo clima di immobilismo diplomatico, l'Unione Europea si prepara a varare un 18esimo pacchetto di sanzioni, che includerà ulteriori misure restrittive contro Mosca.

Nel frattempo, secondo quanto riportato dai media, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato le ultime sanzioni affermando che la Russia non si sarebbe mai arresa agli ultimatum di nessuno.

Nuove sanzioni UE-Regno Unito contro Mosca: gli Stati Uniti restano fuori

Dall’inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio 2022, l’Unione Europea ha adottato numerosi pacchetti di sanzioni contro la Russia. Finora sono state colpite circa 2.400 persone ed entità, tra cui agenzie statali, istituti bancari e organizzazioni.

Bruxelles e Londra hanno annunciato nuove sanzioni senza il coinvolgimento di Washington. Anche se Trump ha minacciato Mosca con sanzioni secondarie, al momento non intende imporre nuove restrizioni.

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Nazlican Cebeci
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