Ci sarà un nuovo processo d'Appello, il terzo, per Gabriele Bianchi, accusato insieme al fratello e a due amici di aver ucciso il 21enne Willy Monteiro Duarte a Colleferro. Era la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020. A deciderlo, dopo una camera di consiglio di diverse ore, la Corte di Cassazione, che ha invece reso definitiva la condanna all'ergastolo per Marco Bianchi.
Il nuovo processo non entrerà nel merito delle accuse, già confermate, ma servirà a ridiscutere le attenuanti generiche concesse a Bianchi dai giudici dell'Appello bis, che lo avevano condannato a 28 anni. Una pena sensibilmente più bassa rispetto a quella inflitta al fratello, ora diventata definitiva.
È ciò che aveva chiesto il sostituto procuratore generale Luigi Birritteri nel corso della sua requisitoria, prima che i giudici si riunissero per deliberare. Una decisione che segna un nuovo passaggio di una vicenda giudiziaria già lunga e complessa, segnata da rinvii e ricalcoli.
In alto, il servizio realizzato dalla trasmissione Rai "La Vita in Diretta" dopo la sentenza emessa dalla Corte d'Assise d'Appello di Roma nei confronti dei fratelli Bianchi - 14 marzo 2025.
La posizione degli altri due imputati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, erano già state chiuse nel precedente passaggio davanti alla Suprema Corte. Il primo è stato condannato a 23 anni di reclusione, il secondo a 21.
Per i giudici non ci sono dubbi: come i fratelli di Artena, furono responsabili dell'omicidio del giovane. Ma ricoprirono, rispetto a loro, ruoli diversi nella dinamica del pestaggio.
Secondo quanto ricostruito nel corso dei vari gradi di giudizio, quella sera Willy fu preso di mira per aver cercato di sedare una lite che non lo riguardava direttamente.
Fu circondato e colpito ripetutamente con pugni e calci, riportando lesioni così gravi che non gli lasciarono scampo. Belleggia e Pincarelli parteciparono alle fasi iniziali dell'aggressione.
Ma la violenza esplose soprattutto all'arrivo dei Bianchi che, conosciuti in zona come "picchiatori", erano stati chiamati dagli amici a intervenire. Dinamica ricostruita grazie all'analisi delle telecamere e alle testimonianze.
In primo grado entrambi i fratelli erano stati condannati all'ergastolo. Poi, nel primo processo d'Appello, i giudici avevano concesso loro le attenuanti generiche, facendo scendere la pena a 24 anni. La Cassazione aveva rinviato il caso in Appello: Gabriele era stato condannato a 28 anni, Marco all'ergastolo. Oggi, 26 novembre 2025, il nuovo verdetto. Si attende ora l'ultima parola.
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