Cambiare. A volte è necessario, specialmente in politica, per sopravvivere e per adattarsi al contesto che cambia. Pensiamo semplicemente a chi passa dagli scranni dell'opposizione a quelli di governo: l'istituzionalità del nuovo ruolo impone, evidentemente, cambiamenti di forma e di sostanza. Lo sa sicuramente il Movimento 5 Stelle attuale che appare uno zio invecchiato rispetto a quello della prima ora. Tra i vari accorgimenti c'è anche quello relativo al posizionamento con l'Europa: prima euroscettico, poi europeista. Una transizione che, seppure graduale, si è consumata in maniera definitiva con la salita in testa di Giuseppe Conte. È proprio lui, il presidente del M5s, ad assolvere dai peccati il suo partito: "Certo che è un errore, ci sono stati degli errori di gioventù. Ci può stare". Così Giuseppe Conte, riferisce l'AGI, ha risposto a una domanda sulla prima alleanza del M5s con il gruppo degli euroscettici del britannico Nigel Farage. Poi ha aggiunto:
Il prossimo step della mutazione pentastellata in Europa potrebbe vedere l'accesso nel gruppo dei Verdi. Lo ha spiegato proprio Conte al termine del suo incontro a Bruxelles con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Le sue parole:
Noi non siamo alla ricerca di un gruppo casuale, c'è sicuramente un confronto con i Verdi perché c'è una consonanza per quanto riguarda soprattutto la direzione della giustizia ambientale e della giustizia sociale. C'è stato un ampio confronto, di un paio d'ore, con loro per cercare appunto di mettere a fuoco tutti questi indirizzi di politica economica, sociale, di diritti civili. E' stato un bel confronto e continueremo ad aggiornarci.
Il faccia a faccia con la delegazione dei Verdi, quindi, c'è già stato. E su questo, Conte, spiega:
Azione replica alle parole di Giuseppe Conte, specie quelle realtive agli errori di gioventù del M5s. Così Osvaldo Napoli della direzione del partito:
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