La direttiva europea sulle case green va in direzione di quello che è stato il Superbonus 110, anche se la direttiva non prevede che sia lo Stato a pagare, non da dettagli. Ogni Stato membro può decidere come, se e quando recepire questa direttiva. La cosa importante è che nessuno chiederà ai cittadini italiani migliaia di euro per mettere la propria casa in ordine come due classi di emissione più bassa, né tantomeno non si potranno più affittare o vendere le case. Questo è terrorismo e non corrisponde a verità, così l’europarlamentare Dino Giarrusso, durante la trasmissione L’imprenditore e gli altri su Cusano Italia Tv.
Il Parlamento europeo ha approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia (Energy Performance of Buildings Directive - EPBD - o Direttiva Case Green) finalizzata ad aumentare il tasso di ristrutturazioni e a ridurre consumo energetico ed emissioni nel settore edilizio.
Secondo il testo della Direttiva Case Green approvato, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e quelli pubblici il raggiungimento delle stesse classi dovrà avvenire rispettivamente entro il 2027 (E) e il 2030 (D).