L'ambasciatore dell'Ucraina presso il Vaticano, Andrii Yurash, prende posizione e protesta contro la Santa Sede. Il motivo è per un episodio avvenuto durante la Via Crucis che si sta tenendo proprio in questi minuti: Papa Francesco ha deciso di far leggere una testimonianza congiunta di un ragazzo russo e di uno ucraino. Il primo racconta di aver perso il fratello nei combattimenti, e di non sapere più nulla del padre e del fratello ma Yurash precisa: "Dimentica di dire che i suoi parenti sono andati in Ucraina per uccidere non solo il padre del ragazzo ucraino ma tutta la sua famiglia, e non viceversa". Questo il commento del diplomatico che, nel bel mezzo del Venerdì Santo, rischia di aprire un mini caso nei rapporti diplomatici tra Ucraina e Vaticano.
Anche perché c’è un precedente: lo scorso anno, infatti, la televisione di stato ucraina si rifiutò di trasmettere in diretta la Via Crucis per la decisione del Papa di far tenere la Croce ad una ragazza russa e una ucraina. Queste soluzioni congiunte e bipartisan, evidentemente, non soddisfano Kiev.
Le proteste dell’ambasciatore dell’Ucraina arrivano quando i due ragazzi, seppur da due punti di vista, hanno fatto testimonianza di come la guerra abbia radicalmente. Questo quanto riportato dal giovane ucraino:
Dopo le peripezie, l’arrivo in Italia. Un approdo raccontato con queste parole:
Dopo, sono arrivate le parole di testimonianza del giovane russo. Queste le parole che – evidentemente nel significante e non nel significato – hanno portato alla protesta dell’ambasciatore dell’Ucraina:
E ancora:
Mentre prende forma questa piccola crisi diplomatica, procede la Via Crucis del Venerdì Santo. Secondo l’AGI sono circa 20mila i fedeli presenti alla celebrazione cui, per motivi di salute, non ha potuto prendere parte Papa Francesco. Ancora convalescente dopo il ricovero di qualche giorno fa.
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