Una barca si è ribaltata sul Lago Maggiore, travolta da una tromba d'aria. E' drammatico il bilancio dell'incidente che si è verificato nel pomeriggio di domenica 28 maggio: quattro le vittime. Secondo una prima ricostruzione, un violento temporale si è abbattuto sul battello mentre si trovava all'altezza di Arona poco dopo le 19. A bordo 24 persone che stavano festeggiando un compleanno.
Sulla barca erano presenti 22 persone, italiani e stranieri, più due membri dell'equipaggio. La vicinanza alla riva ha permesso a molti di loro di raggiungerla a nuoto e poi di essere soccorsi. Nove le ambulanze e un'automedica subito giunte a bordo lago, con l'ausilio dei carabinieri di Gallarate, della Guardia Costiera del lago Maggiore e dei vigili del fuoco di Varese.
Sul posto si sono inoltre recati gli specialisti vigili del fuoco del soccorso acquatico, gli aerosoccorritori del reparto volo Lombardia a bordo dell'elicottero Drago 150 e il nucleo sommozzatori di Milano, oltre alla Guardia Costiera con moto d’acqua e Carabinieri.
Il bilancio si è aggravato con il passare delle ore: tre i corpi senza vita recuperati dalle acque. La prima vittima è uno straniero di 53 anni. Mentre la seconda vittima, recuperata nella notte, si trovava sottocoperta e probabilmente non sarebbe riuscita a lasciare la barca prima che si inabissasse. Recuperati nel frattempo altri due cadaveri: gli ultimi due nella mattinata di oggi 29 maggio.
Sono due uomini e due donne le persone trovate morte dai sommozzatori dei vigili del fuoco nel lago Maggiore. C'è anche la moglie, di nazionalità russa, del pilota dell'imbarcazione che invece è riuscito a salvarsi. Le altre tre vittime sono turisti, due italiani e un israeliano.
Il mezzo era stato affittato per festeggiare un compleanno. Il relitto è stato poi trovato a sedici metri di profondità. Il natante, sorpreso dal maltempo che già dalle 17 stava creando disagi in zona, si è prima ribaltato e poi si è inabissato. L'house boat era partita da Lisanza, nei pressi di Sesto Calende, in provincia di Varese.
Sommozzatori ed elicottero, nella mattinata di oggi 29 maggio, stavano continuando a cercare la persona che risultava dispersa. Il bilancio definitivo è quindi di 4 vittime. Terminate le operazioni di ricerca dei dispersi, iniziano ora quelle per il recupero dell'imbarcazione.
La Procura di Busto Arsizio sta indagando per il reato di 'naufragio, sommersione o disastro aviatorio', come previsto dall'articolo 248 del codice penale. Lo apprende l'AGI da fonti qualificate, che hanno anche precisato come l'ipotesi-ancora tutta da verificare- viene formulata in questa fase delle indagini per poter effettuare tutte le verifiche del caso. Questo reato prevede la reclusione da 5 a 12 anni.
Il comandante della nave 'Goduria', Claudio Carminati, è stato sentito dagli investigatori. Da quanto si apprende ha fornito la sua versione, pur essendo in stato di choc emotivo. Sua moglie è infatti una delle quattro vittime. Al momento non è indagato, però non è escluso che lo sia nelle prossime ore. L'inchiesta punta all'ipotesi dell'inabissamento dovuto alle terribili condizioni meteo, ma è necessario valutare anche se l'imbarcazione viaggiasse in sicurezza e se il comandante abbia deciso di riprendere la via di ritorno tempestivamente quando è scoppiata la tempesta.
Compito della Procura anche chiarire diversi altri punti: se la nave fosse in buono stato di manutenzione; se non ci fosse un numero eccessivo di persone a bordo; se fossero presenti salvagenti o altri salvavita per un eventuale naufragio. Al momento però la variabile meteo è quella preponderante.
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